Il feltro: "senza ordito trama"
"Se il filo è la struttura del mondo, come la parola, il feltro è il suo antenato. Il feltro è senza inizio né fine, senza verticale o orizzontale, senza ordito né  trama. D’altra parte a differenza della tessitura che si costruisce di giorno in giorno e pezzo per pezzo, il feltro si fa in una sola volta e nella totalità della sua superficie, sia essa piccola o grande."
 

Il feltro si ottiene lavorando la lana, ma non è un tessuto perchè non viene fatto a telaio. Si può considerare una tra le arti più antiche perchè ci sono stati ritrovamenti che testimoniano il suo utilizzo nell’Anatolia (Turchia) già 9000 anni fa. Lo ritroviamo anche nei costumi tradizionali delle popolazioni asiatiche, soprattutto quelle che vivono nelle zone del Nord, dalla Mongolia all’altopiano del Tibet. Infatti il feltro è un ottimo isolante termico, oltre che capo impermeabile, per via del particolare intreccio che lo rende molto compatto. Oggi è conosciuto e apprezzato ovunque, anche per il fatto di essere assolutamente ecologico. La lavorazione è divisa in varie fasi, alcune delle quali molto impegnative.
 
le fasi della lavorazione
Il pelo della pecora ancora grezzo viene lavato per togliere le impurità e subisce quindi un processo di pettinatura (cardatura) per rendere le matasse omogenee e lavorabili. La lana cardata viene bagnata con acqua calda e sapone e lavorata su una superficie ruvida per ottenerne un panno. Le artigiane con la forza di mani e piedi pestano a lungo arrivando con pazienza ad ottenere l’infeltrimento della lana. Nell'ultima parte come in una sartoria il panno viene tagliato e assemblato per realizzare il prodotto desiderato.

 produce in Nepal la linea completa di borse, fiori e pantofole in feltro.

 

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