"Bambù o Acciaio?"

Il Bambù è un'erba gigante, che in un solo anno può raggiungere i 15 metri di altezza. Ne esistono varietà in grado di crescere persino a vista d’occhio. E’ facile quindi capire come una foresta di bambù consumi molta più anidride carbonica di una di soli alberi. Il bambù ha infatti un efficienza di abbattimento dei gas serra 40 volte maggiore del legno. Come se non bastasse questa pianta è dotata di eccezionali proprietà meccaniche ed elastiche che ne fanno un ottimo candidato come materiale da costruzioni. Notevolmente più economico del legno, il bambù è anche assai più resistente per unità di peso, tanto da essere soprannominato “acciaio naturale”. La nostra linea di produzione si differenzia nelle ultime fasi di lavorazione, quelle per la protezione dalle muffe. La linea in colore naturale è protetta da una resina che la rende adatta agli ambienti interni, mentre quella in terra bruciata subisce il processo di affumicazione diventando particolarmente resistente agli agenti esterni, piogge comprese.
 
Gia Luong nel nord del Vietnam è una piccola regione famosa per la produzione del bambù, in particolare quello affumicato. La produzione tradizionale di letti, divani e tappeti è sempre stata fiorente in quest’area, ma negli ultimi anni stava invece per cedere il passo alla globalizzante modernità. Grazie però all’intervento del progetto Craft Link, in collaborazione con il Museo Vietnamita di Etnologia, è stato possibile recuperare l’originale vocazione artigianale di questi villaggi dando assistenza tecnica per lo sviluppo prodotti e sostegno economico attraverso la rete distributiva del Commercio Equo e Solidale.

le fasi della lavorazione
Trasportato via terra e via fiume dalle province di Bac Thai, Bac Can e Yen Bai, il bambù viene lasciato immerso negli stagni dei villaggi, per 3 o 5 mesi. Dopo questo periodo diventa di un caratteristico colore giallo che indica che è pronto per essere asciugato, levigato ed avviato alle successive fasi di lavorazione. Per la linea in colore naturale si utilizza la fiamma per far trasudare dal bambù la resina naturale che al calore polimerizza in una robusta vernice. La linea in terra bruciata continua invece la sua lavorazione all’interno di un forno di antica tradizione, realizzato esso stesso in bambù ed argilla. Il tetto è arcuato ed il pavimento è formato da assi di legno, al di sotto delle quali c’è uno spazio di circa 60-70 centimetri che viene caricato con gli scarti della lavorazione del riso, che fungono da combustibile. Viene quindi aggiunta l’acqua necessaria per generare il fumo e contenere la fiamma. Il Bambù viene affumicato complessivamente per circa 12 ore, ripetendo il processo anche 4 volte. Quando il trattamento è completato il Bambù viene infine strofinato con sabbia, paglia e frasche e lucidato ad olio.
 

 

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